IL CIBO E L’ACQUA

Il cibo e l’acqua da bere vanno deposti in piattini o ciotole: ogni gatto deve averne a disposizione 1 per il cibo umido, 1 per il secco e 1 per l’acqua. Il materiale migliore è la ceramica o l’inox perché la plastica trattiene gli odori e non è altrettanto igienica. La larghezza deve essere tale da garantire che il micio possa comodamente infilarvi il muso per avere “spazio di manovra”. Sotto le ciotole posizionate sempre una tovaglietta plastificata poiché a molti di loro piace tirare fuori il cibo o toccare l’acqua con la zampetta, creando schizzi.

Per ogni gatto le rispettive ciotole vanno posizionate distanti fra loro, devono essere facilmente raggiungibili, ma possibilmente poste in punti sopraelevati. Soprattutto, vanno messe distanti dalla lettiera (è un’esigenza etologica quella di alimentarsi e poi evacuare lontano per evitare contaminazioni dei resti di cibo). Infine, per una corretta igiene, lavate frequentemente le ciotole e sciacquatele poi per bene sotto l’acqua corrente per evitare residui di detersivo e profumazioni fastidiose per il delicato olfatto del micio.


Quanto beve un gatto?

Avendo un’origine desertica, di solito il gatto beve poco, ma se alimentato prevalentemente con cibo secco, il consumo di acqua sarà di almeno 100-150 ml/giorno. Per evitare l’insorgenza di patologie delle basse vie urinarie (calcoli), lasciatela sempre a disposizione e fresca di giornata.
Abbinate al cibo secco anche delle pappe umide, che risultano, tra l’altro, in genere più appetibili perché più simili al prodotto fresco. In commercio esistono delle apposite fontanelle a ricircolo con filtri che forniscono anche un utile arricchimento ambientale in quanto a molti gatti piace giocare con l’acqua!


Cosa mangiano i gatti?

Primo assunto da tenere a mente: il gatto è un CARNIVORO stretto, per cui, anche il gatto d’appartamento deve essere nutrito con alimenti ricchi di proteine di qualità e di grassi, prevalentemente di origine animale, ma poveri di carboidrati e fibre.

Quando e quanto mangiano i gatti?

I mici amano effettuare molti piccoli pasti durante tutto l’arco della giornata e la notte (fino a 16-20 “spuntini” nell’arco delle 24 ore). Se non vi sono problemi di sovrappeso o di competizione per il cibo fra i gatti di casa, si può pensare di lasciare le crocchette a disposizione, mentre l’umido verrà dato al mattino e alla sera e servito a temperatura ambienta. In ogni caso rispettate sempre le dosi indicate, specialmente del cibo secco perché è molto calorico.

Uno dei problemi più diffusi dei gatti d’appartamento, infatti, è il sovrappeso, molto spesso legato alla noia: non sapendo come passare le giornate, si buttano letteralmente sul cibo. Per evitare ciò, è buona regola creare dei diversivi in casa, ad esempio frazionando la razione in punti diversi della casa, magari nascondendola dentro delle scatole bucate in modo che vadano “a caccia” del cibo, incentivate il gioco lasciandogli delle palline, dei topini di stoffa e…così…via alla vostra fantasia! E’ importante servire il cibo a temperatura ambiente, in modo che il gatto possa annusarlo e gustarlo pienamente, in particolare se anziano, vista la diminuzione dell’olfatto e del gusto. Se è riluttante a mangiare, provate ad aggiungere un po’ di salsa da una scatola di tonno, sgombri o sardine oppure un po’ di acqua calda per rendere il pasto più appetitoso. Cambi di alimentazione troppo veloci, non graduali vanno evitati per non incorrere in problemi gastrointestinali (vomito e diarrea). Se non mangia per due giorni o più, consultate assolutamente il veterinario!


Un’alimentazione completa ed equilibrata è un’ottima medicina preventiva:

evitate di dare al gatto cibo di scarsa qualità attratti dal prezzo economico perché sarà stato prodotto con materie prime scadenti, conterrà una quota elevata di cereali e proteine di basso valore nutrizionale, nonché una percentuale di ceneri e residui fissi troppo alta che potranno portare nel tempo a disturbi vari, tipo calcoli, cistiti o altre patologie.