Vaccinazioni contro le principali malattie dei gatti


Cosa sono i vaccini e come funzionano
La vaccinazione contro un dato agente patogeno consiste nel somministrare ad un individuo una piccola dose di antigene in modo da suscitare nel suo organismo una risposta immunitaria di tipo protettivo. Con la vaccinazione si protegge sia il singolo ma anche l’intera popolazione al fine di giungere all’eradicazione di una data malattia. Come può avvenire ciò? I virus si replicano solo all’interno delle cellule di un organismo vivente: liberi nell’ambiente possono sopravvivere da pochi minuti a diversi mesi a seconda del tipo di patogeno, ma non si possono riprodurre. Quindi, se un virus non riesce ad infettare delle cellule, prima o poi muore e in tal caso la malattia si può considerare debellata. Tuttavia, l’esito della vaccinazione in termini di effettiva protezione non può essere garantita in assoluto.
La risposta alla vaccinazione del singolo individuo e’ infatti legata a molti fattori: nei cuccioli ad esempio dipende dalla persistenza degli anticorpi di derivazione materna che restano in circolo fin verso le 8 settimane di età; tali anticorpi possono interferire e limitare la risposta alla vaccinazione che quindi andrà eseguita successivamente a tale periodo. Non tutti gli agenti vaccinali hanno la stessa capacità di suscitare una risposta protettiva adeguata ed inoltre bisogna tenere presente che la vaccinazione non protegge subito, ma richiede almeno un paio di settimane per cominciare ad essere efficace.
La scelta se vaccinare, quando e contro quali malattie deve esser fatta prendendo in considerazione vari fattori al fine di effettuare una corretta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Fondamentale considerare l’età: i gattini e i giovani al di sotto dei 6 mesi sono estremamente suscettibili ai diversi agenti patogeni che possono determinare in loro gravi conseguenze, quindi sono i primi a dover essere vaccinati. Normalmente si vaccinano dalla 8ª/9ª settimana. Bisogna poi considerare sia lo stato di salute del gatto sia il suo stile di vita, cioè l’effettivo rischio di contrarre quello specifico patogeno nella sua quotidianità.
Il vaccino trivalente
I principali vaccini indispensabili per i gatti sono: Gastroenterite (o Panleucopenia) felina (FPV) , Rinotracheite infettiva felina (FHV) e Calicivirosi (FCV) eseguiti solitamente con il cosiddetto trivalente. Tutti i gatti, a partire dai 2 mesi d’età, dovrebbero essere sottoposti al trivalente anche se vivono esclusivamente in casa, data l’estrema pericolosità di queste malattie che NON contagiano l’uomo, ma possono risultare letali specialmente per i cuccioli. Per il trivalente il primo vaccino va eseguito a 8/9 settimane, il richiamo dopo 3-4 settimane, un ulteriore richiamo dopo 1 anno e i successivi ogni anno o ad anni alterni.
Il vaccino contro la FeLV
I gatti che sono soliti uscire di casa corrono ancora più rischi perché facilmente possono entrare in contatto con altri felini già malati. In questi casi è fortemente consigliato effettuare, oltre al trivalente, anche il vaccino per la Leucemia felina (FeLV), grave malattia virale molto contagiosa fra i gatti per contatto diretto di feci, saliva e sangue. La vaccinazione è l’unico metodo efficace prevenirla (primo vaccino a 8/9 settimane, richiamo dopo 3-4 settimane, ulteriore richiamo dopo 1 anno e successivi ogni anno o ogni 2 se in condizioni di basso rischio). L’antirabbica è obbligatoria solo in quei comuni in cui si sono verificati casi di rabbia silvestre, oppure se ci si deve recare all’estero in compagnia del proprio gatto. Inoltre, una vaccinazione indicata come mezzo di controllo in luoghi di raccolta di felini (colonie, gattili), quando sia confermata clinicamente la presenza della patologia, è quello contro la Clamidia felis. Per finire, anche se esula un po’ dal contesto, ricordiamo di tenere sempre il nostro micio protetto dall’infestazione di pulci e zecche (anch’esse veicolo di pericolose malattie) eseguendo la profilassi periodica con gli appositi prodotti antiparassitari per gatti (ricordate di non somministrare mai ai felini gli antiparassitari per cani senza prima chiedere al veterinario perché molti di essi sono nocivi per il gatto, specialmente quelli a base di Permetrina: il rischio di morte per intossicazione è elevatissimo!).
L'antirabbica
L’antirabbica è obbligatoria solo in quei comuni in cui si sono verificati casi di rabbia silvestre, oppure se ci si deve recare all’estero in compagnia del proprio gatto. Inoltre, una vaccinazione indicata come mezzo di controllo in luoghi di raccolta di felini (colonie, gattili), quando sia confermata clinicamente la presenza della patologia, è quello contro la Clamidia felis.
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