Il canto primo del Purgatorio di Dante Alighieri si svolge ai piedi della montagna del Purgatorio, in una spiaggia sulla cui riva crescono i giunchi. Simbolo dell’umiltà che si piega al volere divino, sono senza nodi e assecondano col loro moto quello delle onde che l’incurvano. Le canne di giunco, infatti, pur essendo incredibilmente leggere, sono flessibili ed elastiche e non si spezzano in caso di colpi. Il nostro Giunco è proprio così: un micio docile, tenero, discreto, ma incredibilmente forte, perché anche se non conosciamo tutta la sua storia siamo sicuri che la sua vita non sia stata facile. Giunco è stato ritrovato vagante a Chieri, chiedeva di entrare in tutte le case che vedeva, cercando cibo. Povero micio, chissà che hai passato, ma non ti preoccupare: ora ci pensiamo noi a rinvigorirti. Giunco è dolcissimo, ama le coccole e la compagnia, appena sente qualcuno fuori dalla porta della sua stanza inizia a miagolare per salutarci e chiamarci, quasi a dire: “Dai, vieni a farmi le coccole!”. Ha circa 2 anni, ha bisogno di un po’ di tempo e cure per diventare un miciotto rotondo come ogni gatto che si rispetti, e sarebbe splendido se potesse rimettersi in sesto circondato dall’amore di una famiglia.